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La Costituzione spiegata in centocinquanta parole

Nel suo ultimo libro il professore Panizza torna a parlare della nostra Carta fondamentale

Cover libro CostituzioneSaulle Panizza torna a parlare della nostra Carta fondamentale con il suo ultimo libro “Dizionario breve della Costituzione” (La Vela, 2017). Professore ordinario di Diritto costituzionale al Dipartimento di Scienze Politiche dell’Ateneo e autore di numerose pubblicazioni anche di carattere divulgativo, Panizza è stato fra le voci in campo più autorevoli nel dibattito pubblico sul referendum costituzionale che si è svolto nel dicembre del 2016.

Presentiamo di seguito una introduzione al volume a firma dello stesso professore.

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L'idea del “Dizionario breve della Costituzione” è quella di introdurre al significato della nostra Carta fondamentale attraverso i suoi vocaboli.

La prima parte del Volume, che dà essenzialmente il titolo all'opera, è infatti costituita da circa centocinquanta parole o espressioni, in ordine alfabetico. Ciascuna riporta tra parentesi l’articolo o gli articoli, la disposizione o le disposizioni transitorie e finali, dove il vocabolo si rinviene ed è sviluppato - almeno in misura maggiore e più significativa - nel testo costituzionale.

La seconda parte è data dal testo della Costituzione vigente. Se l’articolo è stato oggetto di revisione nel corso del tempo, compare tra parentesi il riferimento alla legge o alle leggi costituzionali intervenute, in ordine cronologico.

La terza parte, nello spirito anche divulgativo che contraddistingue il volume, è costituita da una serie di temi di educazione costituzionale. Poche pagine per ognuno, mediante le quali illustrare un segmento della Costituzione, un organo dello Stato, un concetto del diritto pubblico, un tratto storico dell’evoluzione dell’ordinamento. Per ciascun tema è riportato l’elenco dei vocaboli della prima parte che più vi si riconnettono, così da agevolare gli opportuni collegamenti.

L'obiettivo di fondo è quello di fornire al lettore uno strumento di conoscenza, ripasso, approfondimento, o anche solo un’occasione per riflettere su quello che dovrebbe rappresentare, se preso sul serio, lo strumento più potente dell’ordinamento per conformare i comportamenti degli individui, ma anche degli organi e delle istituzioni del Paese. Se non sempre è così, ciò è probabilmente dipeso, almeno in parte, da un processo di svilimento del linguaggio, che ha interessato le regole giuridiche, così come altri ambiti della società, mentre il rilievo delle istituzioni passa anche attraverso la sottolineatura del senso delle parole del diritto, e di quelle della Costituzione in particolare.

Saulle Panizza

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