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Inaugurato all’Università di Pisa il corso di specializzazione per insegnanti di sostegno

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Al via il 31 luglio all’Università di Pisa il corso di specializzazione per formare gli insegnanti di sostegno destinati a classi con alunni con varie tipologie di disabilità in tutti gli ordini e gradi di istruzione, dall’infanzia alla secondaria. L’inaugurazione si è svolta di fronte alla platea degli allievi, docenti in possesso di abilitazione all’insegnamento selezionati su alcune centinaia di domande per raggiungere la quota di 150 iscritti prevista dal Ministero.
“La nostra università – ha detto il rettore Paolo Mancarella salutando i partecipanti - è molto sensibile alla tematica del corso, tant’è che è stato istituito a livello di Ateneo con un taglio che prevede il confronto e la sinergia tra aspetti neuropsichiatrici e altri di carattere più propriamente pedagogico e didattico”. Il rettore ha quindi proseguito sottolineando l’attenzione dell’Università di Pisa ai problemi dell’inclusione e più in generale l’interesse al rapporto con la scuola e con i suoi docenti. Su tali temi gli hanno fatto eco subito dopo il professore Luca Fanucci, delegato del Rettore all’integrazione degli studenti e del personale con disabilità e DSA (disturbi specifici di apprendimento) e il professore Pietro di Martino, delegato del Rettore per la formazione degli insegnanti. Ha preso quindi la parola la direttrice del corso, la professoressa Maria Antonella Galanti, che dopo avere illustrato il percorso formativo e le peculiarità di quello pisano, a partire dalla particolare attenzione dedicata al linguaggio musicale e musicoterapico, ha delineato le difficoltà di una figura come quella dell’insegante di sostegno. “Si tratta di un percorso – ha detto Maria Antonella Galanti - che prepara a una professione complessa e di controversa definizione ancora oggi che ricorrono 40 anni dall’emanazione della Legge 577. Una legge che sanciva il diritto di inclusione dei ragazzi con disabilità di diverso tipo nella scuola di tutti, ma la cui interpretazione applicativa non è stata omogenea nelle varie scuole e nei diversi territori del nostro paese. L’insegnante specializzato nel sostegno è un docente esperto delle diverse tipologie di disabilità che possiede anche competenze più profonde in relazione all’intelligenza, alla memoria, all’attenzione e alle dinamiche di apprendimento. Potrebbe essere una risorsa per tutta la scuola mentre invece, paradossalmente, capita ancora oggi che venga vissuto come una figura secondaria rispetto alla classe e all’insegnante titolare.”
Il corso terminerà nel prossimo maggio-giugno 2018 con una tesi finale relativa a uno studio di caso e dopo un iter molto intenso di lezioni teoriche, laboratori e tirocini assistiti che è stato illustrato agli allievi, nei suoi aspetti tecnici dal dottor Luigi Diana per la segreteria didattica universitaria deputata ai percorsi di formazione degli insegnanti.

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