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Storia contemporanea - Gente comune alla ribalta! Nuovi modelli comunicativi (secoli XIXXX)

Seminario del ciclo "Da comparse a protagonisti. La gente comune: profili, contesti e fonti"

data 21 Marzo 2023 15:00  |  luogo Gipsoteca di Arte Antica Piazza S. Paolo All'Orto, 20, 56127 Pisa PI, Italia
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Martedì 21 marzo, alle ore 15.00, presso la Gipsoteca di Arte Antica, avrà luogo il seminario dal titolo "Storia contemporanea: Gente comune alla ribalta! Nuovi modelli comunicativi (secoli XIXXX)".

Si tratta del quinto incontro dell'annuale ciclo di iniziative "Martedì dei dottorandi e delle dottorande" di Storia. Quest'anno il tema sarà "Da comparse a protagonisti. La gente comune: profili, contesti e fonti".

 

Storia contemporanea

II concetto di gente comune nell’universo della contemporaneità ha trovato grande attenzione. La storia contemporanea, più di altre branche, è quella che pone l’individuo al centro del palcoscenico del mondo e delle specifiche società che lo rappresentano. L’Ottocento vede lo sviluppo dell’idea di Nazione e del relativo nazionalismo che trasforma il singolo in popolo; il Novecento, dal canto suo, porta questa proiezione verso l’unione in apparati dalle pretese universali, che sfociano nella nascita e nello sviluppo dei totalitarismi europei. Ma Novecento è sinonimo anche di contestazione - giovanile e non - e di nuovi protagonismi, singoli e comunitari, che si condensano nel frizzante ‘68; il luogo centrale della piazza è ricerca di diversificazione nei confronti di un mondo borghese arrugginito e arroccato su sé stesso, che cerca di essere scalzato per favorire un ritorno alla gente comune, al popolo, attraverso richieste sociali e politiche. Infine è il nuovo millennio a rinvigorire e forzare il concetto di ordinary people; qui, i populismi diventano un profondo mantra che, superando la superficialità utopica del progetto, pretendono la creazione del “vero governo democratico”: la politica deve farsi specchio del paese, dipendente dalla gente comune e reso da lei effettivamente reale, in primis attraverso l’abbandono della mediazione nella rappresentanza. Questo panel vuole interfacciarsi con alcune problematiche che riguardano un gruppo sociale tanto variegato quanto mutevole nel corso delle epoche: dalla preistoria fino alla contemporaneità, esso risulta sempre uguale a sé stesso; eppure, profondamente diverso; la sua resilienza malleabile dà sfogo al cambiamento – o, forse, in specifici contesti, sarebbe meglio dire alla rivoluzione – della società. La prima sezione del panel è dedicata al secolo XIX ed ha come nucleo centrale lo studio della partecipazione della gente comune, o popolo, alle dinamiche politiche ottocentesche: ma come si sviluppa questa mobilitazione? La creazione di un “canone risorgimentale” (Banti, 2000) costituisce il nucleo fondativo della spinta all’azione per la causa nazionale; non solo letteratura e arte, ma anche gli oggetti di uso comune diventano baluardi per la propria appartenenza politica: fazzoletti, cappelli e tabacchiere (Francia, Sorba, 2021) si trasformano in veicoli che la gente comune utilizza per manifestare la propria mobilitazione in senso nazionale. La seconda sezione del panel è invece dedicata agli anni ‘60 e ‘70 del Novecento, decenni che hanno rivoluzionato le società occidentali e non sin dalle loro fondamenta. Le questioni affrontate ruotano attorno al concetto di cultura – nella sua più ampia accezione – ed alla sua capacità di mobilitare la gente comune: da un lato, le masse, travolte dal potere della musica e dall’utilizzo di sostanze stupefacenti, trovano un modo nuovo di esprimersi e dare sfogo loro creatività (Turner, 1969 e 1986; Banti, 2017) – costruttrice ma anche distruttrice, se pensiamo alla nuova ondata di malattie come HIV/AIDS –; dall’altro, un’istituzione millenaria come il papato sperimenta nuove forme di comunicazione, reale e mediale, con le società contemporanee, come dimostrano i viaggi internazionali di Paolo VI, il «jet-pope». In conclusione, per quanto siano argomenti tanto distanti tra loro per cronologia e significato, entrambi permettono di costruire un fil rouge che intende indagare quali siano i mezzi di mobilitazione, come essi agiscano sulla gente comune e quali assonanze e relative distanze si creino tra mobilitazione politica ottocentesca, da un lato, e, dall’altro, mobilitazione a preponderanza culturale novecentesca - laddove culturale diventa una nuova categoria del politico. In un dialogo multidisciplinare e con conferenzieri appartenenti a generazioni diverse, nonché afferenti a diversificati campi di studio, il semplice interesse nell’aprire un dibattito relativo a questi aspetti si fa necessità per meglio comprendere anche il nuovo millennio, in ciò nel tentativo di mostrare che il vero agente unificatore è uno ed uno soltanto: la gente comune.

 

Programma

15:00 – 15:10
Intervento di apertura e saluti delle istituzioni

15:10 – 15:40
Primo intervento - Enrico Francia (Università di Padova)

15:40 – 16:10
Secondo intervento - Ignazio Veca (Università di Pisa)

16:10-16:30
Discussione: Margherita Acciaro (Dottoranda promotrice - Università di Pisa)

16:30-17:00
Pausa

17:30 – 17:30
Quarto intervento - Maria Elena Cantilena (Università di Trieste)

17:30 – 18:00
Quinto intervento - Sante Lesti (Scuola Normale Superiore di Pisa)

18:00 – 18:20
Discussione - Karen Bertorelli (Dottoranda promotrice - Università di Pisa)

 

Il ciclo

Il tema scelto dei "Martedì dei dottorandi e delle dottorande" 2023 è la “gente comune”, un soggetto storico senza posa partecipe delle dinamiche sociali, politiche ed economiche della storia umana, a cui, tuttavia, il dibattito scientifico non sempre dedica adeguata attenzione.

Il ciclo dei Martedì dei dottorandi e delle dottorande intende puntare i riflettori del dibattito sui gruppi marginali rispetto alle sfere del potere, nel senso più estensivo del termine; quei gruppi che, relegati sullo sfondo delle fonti e del palcoscenico pubblico, faticano ad emergere. Il taglio proposto per leggere particolari aspetti pertinenti a tale categoria sociale vuole riflettere su quali siano gli elementi che caratterizzano la gente comune (profili), sulle relazioni con gli altri gruppi sociali, a seconda dei periodi e delle circostanze (contesti) e su come possano essere interrogate le fonti, per studiare ed approcciarsi al grande soggetto definito “gente comune” (fonti).

 

Info e Contatti:
martedideidottorandi@cfs.com

2023-03-21 15:00:00
2023-03-21 19:00:00

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