La Cäcilienmesse di Franz Joseph Haydn: diciannovesimo Concerto Annuale del Coro

Il diciannovesimo Concerto Annuale del Coro dell’Università di Pisa nel Giugno Pisano si è tenuto il 7 giugno 2018 nel luogo che più rappresenta la storia religiosa e artistica, ma anche civile, della città: il duomo. Il concerto infatti è stato organizzato dall’Ateneo in collaborazione col Comitato Diocesano per il Giubileo dei 900 anni dalla dedicazione della Cattedrale a Santa Maria Assunta, presieduto da monsignor Gino Biagini, e con l’Opera della Primaziale, e con il contributo dell’Associazione Culturale Italo-Tedesca e Goethe-Institut-Italien.

In programma la Missa Cellensis in honorem Beatissimae Virginis Mariae detta Cäcilienmesse di Franz Joseph Haydn per soli, coro, orchestra, diretta dal maestro Stefano Barandoni.
Dopo il saluto dell’arcivescovo monsignor Giovanni Paolo Benotto, il Coro e i solisti (Natalizia Carone, Sara Bacchelli, Marco Mustaro, Roberto Lorenzi), accompagnati dalla Tuscan Chamber Orchestra, hanno eseguito questa composizione sacra, la prima grande messa composta da Haydn, tutta volta ad omaggiare la Vergine e quindi particolarmente adatta alla circostanza.

La restaurata “Assunzione della Vergine” dei fratelli Riminaldi nella cupola del duomo, scelta come immagine chiave del concerto, converte visivamente lo spirito di Haydn in questa Missa che, come ha commentato la Prof.ssa Maria Antonella Galanti, responsabile del Centro per la diffusione della cultura e della pratica musicale dell’Università di Pisa, «sembra condensare le alternanze drammatiche, iniziando in modo chiaro e luminoso, ma facendosi via via più scuro e mesto nella variegata espressività tra il giubilo e la solennità del pathos».

Il grande Coro, composto da centosessanta coristi, in grandissima parte studenti dell’Università con una componente del personale docente e tecnico-amministrativo, ha sorpreso per la qualità del suono, la precisione nell’intonazione e la capacità di rispondere duttilmente alle richieste espressive del maestro, che ha ben calibrato i passi più tesi ed emotivamente intensi con le complesse pagine contrappuntistiche. La Tuscan Chamber Orchestra, col suo primo violino Antonio Aiello, ha confermato le comprovate qualità tecniche e il rigore stilistico. Apprezzati anche i quattro cantanti solisti, dei quali il soprano Natalizia Carone ha brillato nei due brani di agilità, mentre il contralto Sara Bacchelli, il tenore Marco Mustaro e il basso Roberto Lorenzi si sono distinti negli innumerevoli cantabili, come la sezioni di Et incarnatus e Agnus Dei. I numerosi applausi del numeroso pubblico hanno fatto da corona a questo evento davvero eccezionale.

Nella foto finale il Coro e il direttore insieme all’arcivescovo, al prefetto e al rettore.

Il coro con il rettore in cattedrale

 

Ultima modifica: Gio 26 Lug 2018 - 14:19

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