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Hai cercato dipartimento di ricerca traslazionale

Esiste un meccanismo che coordina l’attività delle aree motorie con quelle sensoriali e, secondo una recente ricerca, è predittivo delle nostre azioni. Lo ha dimostrato uno studio guidato dall’Università di Pisa pubblicato nella rivista scientifica Current Biology, dal titolo “Predictive visuo-motor communication through neural oscillations”, che è frutto di una
 
 
Da una indagine su sonno e stress durate il primo lockdown in Italia è emerso che i tipi mattinieri sono stati più resilienti e hanno resistito meglio allo stress rispetto ai nottambuli. La notizia arriva da uno studio pubblicato sulla rivista “Chronobiology International” e realizzato dal laboratorio Sonnolab dell’Università di
 
 
C’è una nuova indagine per l’equipe della divisione di Paleopatologia dell’Università di Pisa, che questa volta dovrà studiare i resti di San Ceccardo, patrono di Carrara. Dopo la ricognizione delle reliquie conservate nel Duomo di Sant'Andrea, i paleopatologi dell’Ateneo pisano hanno effettuato per la prima volta uno studio scientifico delle
 
 
L’asimmetria dentale ha effetti sulle aree del cervello associate alla memoria e può causare malattie legate a deficit cognitivi come la demenza. La scoperta arriva da uno studio pubblicato sulla rivista del gruppo Nature “Scientific Reports” e condotto da un gruppo di ricercatori dei dipartimenti di “Ricerca Traslazionale e delle
 
 
A Pisa alla fine di dicembre 2020 è nato Pisa Pod, un gruppo sociale locale derivato della grande organizzazione internazionale 500 Women Scientists, nata negli Stati Uniti per promuovere attivamente una Scienza inclusiva, aperta e accessibile senza discriminazioni. La comunità internazionale raccoglie oltre 20.000 membri ed è presente su più
 
 
Diagnosi e cure delle malattie sono cambiate radicalmente nel corso dei secoli e millenni, un percorso che spesso affonda nella magia sino alla moderna scienza medica. A raccontare questa storia, a partire dal rapporto fra epilessia e tumori endocranici come caso studio, c’è una ricerca dell’Università di Pisa appena pubblicata
 
 
Un gruppo di scienziati ha per la prima volta creato in laboratorio un modello 3D in vitro di microbiota intestinale umano. Il modello permetterà in futuro di comprendere gli effetti di farmaci e alimenti sui singoli individui e di personalizzare terapie e dieta. La ricerca illustrata con un articolo sulla
 
 
Il legame fra la percezione della realtà e l’azione su di essa affascina i neuroscienziati da sempre. L’indagine sul modo in cui il cervello percepisca e come interagisca con l’ambiente circostante è al centro della loro riflessione. Una recente pubblicazione su Trends in Cognitive Sciences di ricercatori dell’Ateneo fiorentino, in collaborazione
 
 
È noto che la dieta può alterare il funzionamento di molti organi quali il fegato, l’intestino o il pancreas modificando i cicli giornalieri di produzione di importanti fattori molecolari, tuttavia gli effetti della dieta a livello dell’orologio circadiano nel cervello erano finora poco noti. Un nuovo studio condotto da Paola
 
 
Il Consiglio direttivo dell’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca (ANVUR) ha nominato il professor Giovanni Federico Gronchi, ordinario di Fisica matematica al dipartimento di Matematica dell’Università di Pisa, come coordinatore del Gruppo di esperti della valutazione (GEV) per l’Area 1-Scienze matematiche e informatiche. Il professor Gronchi,
 
 
È stato assegnato il Premio “1000x i Millennials” istituito dal CAFRE, il Centro Interdipartimentale per l'Aggiornamento, la Formazione e la Ricerca Educativa dell’Università di Pisa, nato per incentivare e riconoscere i docenti che si sono distinti in iniziative per aggiornare e potenziare l'efficacia della propria didattica, rispondendo in particolare ai
 
 
La capacità di ricevere ed elaborare stimoli cognitivi è tipica dell’infanzia e dell’adolescenza, mentre tende a diminuire con il progredire dell’età. Cosa determina questo impoverimento? I ricercatori del Laboratorio Bio@Sns della Scuola Normale e del Dipartimento Neurofarba dell’Università di Firenze hanno realizzato uno studio che individua come responsabile della perdita
 
 
Arriva da Pisa la scoperta di un nuovo biomarcatore plasmatico, l’Oncostatina M, per la terapia farmacologica del morbo di Crohn. Sarà così sufficiente un’analisi del sangue per ottimizzare e personalizzare il trattamento di questa grave patologia infiammatoria intestinale. La ricerca pubblicata sulla rivista “Alimentary Phamacology & Therapeutics” è stata condotta
 
 
L’Università di Pisa riceverà, grazie al Bando Ricerca Salute 2018 della Regione Toscana, oltre 4 milioni che andranno a finanziare 17 progetti di ricerca in ambito medico, di cui nove in cui l’Ateneo pisano è capofila. Il bando è nato con l’obiettivo di rafforzare la ricerca e l'innovazione nel Servizio sanitario regionale
 
 
La formazione di nuovi neuroni in alcune aree cerebrali come l’ippocampo avviene anche in età adulta e alcuni farmaci come gli antidepressivi, ma anche l’attività fisica e il sonno, stimolano il fenomeno. E’ questo quanto emerge da uno studio dei ricercatori delle Università di Pisa, L’Aquila, Glasgow e dell’IRCCS Neuromed
 
 
Un virus umano fino ad ora sconosciuto e possibile causa del cancro mammario umano è stato identificato in alcuni resti umani dell’Età del Rame e del periodo rinascimentale. La notizia arriva da uno studio pubblicato sulla rivista americana “Aging” ideato e condotto da Generoso Bevilacqua, già professore di Anatomia Patologica
 
 
Appuntamento online venerdì 29 maggio alle ore 10.00 per la conferenza "Dai campi di battaglia allo Studio: scienziati e docenti pisani a Curtatone", con cui l'Università di Pisa celebra il 172° anniversario della Battaglia di Curtatone e Montanara che vide protagonista il battaglione universitario composto da studenti e docenti dell’Ateneo
 
 
L’utilizzo di soluzioni tecnologiche avanzate, che sfruttano sistemi robotici intelligenti ed elettrodi in grado di stimolare il sistema nervoso, può aumentare l’efficacia della riabilitazione post-ictus e favorire un possibile ripristino della funzione motoria nei pazienti. Ma perché ciò sia davvero possibile è necessario comprendere meglio i meccanismi con i quali
 
 
Violate forse alla ricerca di tesori e gioielli o comunque riaperte per cause accidentali, come l’incendio del 1506 che devastò la chiesa che le ospitava. E’ negli insetti il segreto delle sepolture di Ferrante II di Aragona e di altri nobili aragonesi conservate nella Basilica di San Domenico Maggiore di
 
 
Sembrerà strano ma può capitare che il paziente che entra in ospedale per una TAC non sia un malato ma un animale vissuto più di 40 milioni di anni fa. In questo caso il “paziente” è il cranio fossile di un archeoceto conservato al Museo di Storia Naturale dell’Università di
 
 

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