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Il dolore e la sua terapia

Il volume di Gianfranco Natale e Alberto Zampieri è curato da Franco Mosca ed è arricchito da una prefazione di Andrea Bocelli

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copertina libro"Il dolore e la sua terapia", edito dalla Pisa University Press, racconta la storia del dolore nella medicina occidentale, partendo dall’antichità fino alla metà dell’Ottocento. Gli autori sono Gianfranco Natale, professore  del Dipartimento di Ricerca Traslazionale e delle Nuove Tecnologie in Medicina e Chirurgia del nostro Ateneo, e Alberto Zampieri, membro della Società Italiana di Storia della Medicina e dell’Accademia dell’Arte Sanitaria. Il volume ha una prefazione di Andrea Bocelli ed è curato da Franco Mosca, presidente Fondazione Arpa e professore Emerito di Chirurgia Generale, di cui pubblichiamo l'introduzione.

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Del dolore fisico, manifestazione eclatante di molte malattie, troviamo testimonianze fin dalle origini della civiltà. Il significato della sua presenza è stato variamente interpretato nel corso dei secoli: da un problema prettamente medico a simbolo della punizione divina per peccati commessi: tramite la sofferenza c’è l’espiazione.

Il Dolore cattura totalmente l’attenzione del malato e, come un’ombra, non lo lascia se non quando le cause che l’hanno provocato siano rimosse o la morte non sopraggiunga. Nonostante l’acquisizione di conoscenze e la messa a punto di numerosi ed efficaci presidi terapeutici il controllo del dolore fisico rimane ancora oggi un traguardo lontano per molti pazienti e per troppi del tutto precluso.

L’incapacità di assicurare a tutti un corretto accesso alle pratiche di analgesia crea disuguaglianza: una vera e propria ingiustizia sociale che per di più porta costi aggiuntivi a totale carico delle famiglie. Per non parlare delle aree svantaggiate del mondo ove manca finanche la cognizione che il dolore fisico possa essere eliminato: chi troppo e chi nulla.

Cinquanta anni di pratica come Chirurgo generale mi hanno costantemente messo di fronte al problema del trattamento del dolore per assicurare al malato quel sollievo dalla sofferenza fisica e di conseguenza psichica, che già la deontologia più antica si era posta come un obbligo primario del medico.

La Fondazione Arpa, istituita nel 1992 con lo scopo di sostenere in Italia e nei Paesi in via di sviluppo non solo la ricerca e la formazione di Area Sanitaria ma anche di promuovere la cultura della partecipazione e della solidarietà sensibilizzando il cittadino ai temi della salute, è stata sollecitata dal Suo Presidente Onorario il Maestro Andrea Bocelli ad occuparsi strutturalmente e stabilmente della lotta contro il dolore fisico. È nato così il progetto dedicato alla memoria di Amos Martellacci, tutore del giovane Andrea articolato in tre livelli: ricerca di laboratorio, sviluppo del sistema Hospice, sostegno delle attività di assistenza domiciliare. Significative risorse sono state investite anche nella formazione di terapisti provenienti da aree difficili in Africa e Medio Oriente ponendo le basi per organizzare nei loro paesi centri di riferimento antidolore.

Ad integrazione delle suddette attività è stata pianificata una Collana di testi che partendo dalla storia delle pratiche analgesiche, arrivi a fare il punto scientifico, con taglio divulgativo, sulle conoscenze fisiopatologiche e terapeutiche nelle varie patologie. La prima pubblicazione della Collana è suddivisa in due parti vista la notevole quantità di materiale trovato; ed il primo volume esamina la storia del dolore e del suo trattamento nella medicina occidentale dalle origini fino all’ottocento. Gli autori, Gianfranco Natale e Alberto Zampieri, che ringrazio sentitamente per la passione, competenza e disinteressata collaborazione, hanno effettuato un accurato esame delle fonti testuali ed iconografiche alla ricerca delle testimonianze più significative. Così, mitologia, storia, arte, medicina, chirurgia, farmacologia, filosofia, religione e superstizione s’intrecciano in un racconto appassionante, fra divinità, piante misteriose, magie, ricette, manoscritti, miniature, orti botanici, monasteri, tavoli anatomici e strumenti chirurgici.

Il dolore va conosciuto e ben interpretato, ma soprattutto rispettato per il suo grande valore. Quando, però, è esso stesso malattia e pura sofferenza ed ha ormai perduto ogni compito, la medicina ha il dovere di rimuovere il dolore non necessario. Ed è per questo nobile intento che il Maestro Bocelli ha voluto scrivere una profonda prefazione a questo libro. Lo ringrazio affettuosamente. Considerando l’interdisciplinarietà del tema trattato, non posso che augurare unalarga diffusione ed una buona lettura a tutti. Il ricavato dalla vendita del Libro sarà dedicato interamente a finanziare il “ProgettoAmos Martellacci”.


Franco Mosca
Presidente Fondazione Arpa
Professore Emerito di Chirurgia Generale

 

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  • 17 marzo 2017

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