Laureato in Scienze Biologiche nel Marzo 1974 presso lUniversità di Pisa.
Borsa di studio CNR 1976-1981
Ricercatore Universitario Università di Pisa 1981-1992
Professore associato di Zoologia, 1992 2006, Facoltà di Scienze M.F.N. Università di Pisa
Professore ordinario di Zoologia, 2006 ad oggi, Facoltà di Scienze M.F.N. Università di Pisa
Direttore del Centro Interdipartimentale di Microscopia Elettronica dellUniversità di Pisa (1995- 1998; 2002-2005). Direttore della scuola di Dottorato in Biologia (2005-2007) Segretario del corso di laurea aggregato in Scienze Biologiche. Presidente del corso di laurea in Scienze Naturali e Ambientali. Membro del comitato direttivo dell'Unione Zoologica Italiana. Autore di oltre 70 pubblicazioni in estenso sulla biologia dei Protisti su 4 principali temi di ricerca:
(i) Biologia riproduttiva dei protozoi ciliati in particolare dei ciliati Ipotrichi. Risalto è stato dato allo studio dei fenomeni morfo-fisiologici che avvengono nei momenti che precedono l'unione sessuale (coniugazione). Questi studi hanno dimostrato tra l'altro il coinvolgimento del sistema cAMP-Adenilatociclasi in questa fase preconiugativa in cui gli organismi si riconoscono come appartenenti alla stessa specie e sessualmente compatibili.
(ii) Lo studio dellinterazione LitonotusEuplotes ha permesso di quantificare le modalità di ricoscimento tra predatore-preda e per la prima volta di evidenziare come la tossina presente nelle toxicisti agisca sui canali ionioci di membrana con relativa paralisi della preda
(iii). Studio morfofisiologico dellapparato fotorecettivo di Euglena gracilis. Per la prima volta è stato messo in evidenza come il paraxial rod circonda il PFB e lo tiene in posizione sul flagello emergente. Sulla base di queste osservazioni si ritiene che il paraxial rod e il PFB formino una complessa struttura usata per la trasduzione del segnale luminoso.
(iiii) Ecto e endosimbionti. Sono stati studiati i rapporti tra simbionti batterici presenti nel citoplasma e/o sulla superficie di vari ciliati. Nel genere Euplotes è stata analizzata come la presenza dei simbionti fornisca peculiari carattestiche fenotipiche allospite quali la capacità di uccidere (killer) organismi conspecifici privi di simbionti. Più recentemente sono stati caratterizzati, come Verrucomicrobia, i peculiari organismi che vivono sulla superficie del ciliato Euplotidium e che lo difendono, per mezzo dellapparato estrusivo, dai predatori. Attualmente le gli studi sono indirizzati allo studio di simbionti potenzialmente patogeni, in particolare di Rickettssia Like Organisms, che vivono e che utilizzano i protozoi ciliati come reservoir per infettare organismi pluricellulari.