Inaugurazione dell'anno accademico 2007-2008

Giovedì 31 gennaio 2008, nell'Aula Magna Nuova del Palazzo "La Sapienza", è stato inaugurato l'anno accademico 2007-2008, il 664° dalla fondazione dell'Università di Pisa.
Nel corso della cerimonia è stata conferita la Laurea specialistica honoris causa in "Storia e civiltà" alla professoressa Christiane Klapisch-Zuber, che ha tenuto una Lectio Magistralis dal titolo "«Da nessuna parte, anima mia, si trova quel passato che ti è caro.» Allora, di cosa va in cerca lo storico?".

Prolusione inaugurale del rettore Marco Pasquali

Marco Pasquali legge la prolusioneAutorità civili e militari, colleghi, membri del personale tecnico e amministrativo, studenti, signore e signori,

1.

A fine novembre 2007 il Ministro francese Fillon e la Conferenza dei Rettori delle Università francesi hanno firmato un protocollo che impegna lo Stato a incrementare con 15 miliardi di euro in 3 anni il fondo di finanziamento ordinario delle Università francesi: l’obiettivo è far emergere dei poli di eccellenza, capaci di attrarre in Francia i migliori ricercatori e studiosi. Il giorno successivo il Presidente Sarkozy si è impegnato ad arricchire il finanziamento con ulteriori 5 miliardi di euro, affinché le Università abbiano Campus più accoglienti sia per gli studenti che per i docenti.

Il 24 Dicembre 2007, subito dopo l’approvazione della legge di bilancio 2008 dello Stato italiano, Il Sole-24 Ore intitolava una pagina: “Il patto tradito delle Università”. Era stato promesso al sistema universitario mezzo miliardo di euro nel 2008, per incrementare il Fondo di Finanziamento Ordinario per lo meno della quota necessaria agli aumenti stipendiali del personale docente e non docente, previsti per legge. L’articolo sottolineava come la promessa non fosse stata mantenuta, a dispetto delle ripetute dichiarazioni del Ministro Mussi secondo cui “dal livello dell’Università e della ricerca dipende una parte decisiva del destino del nostro Paese”.

La sfiducia nell’Università italiana, conseguenza della troppo esigua attenzione dello Stato nei suoi confronti, appare evidente quando da un lato constatiamo che i giovani ricercatori italiani hanno ottenuto un eccellente risultato – secondi soltanto ai tedeschi – nell’assegnazione dei fondi del Consiglio Europeo delle Ricerche, confermando l’alto livello degli studi in Italia; ma dall’altro lato apprendiamo che solo un terzo di quei giovani finanziati intende restare in Italia, mentre gli altri due terzi condurranno le proprie ricerche in Inghilterra, Francia e Olanda. Il significato è chiaro: la maggior parte dei giovani più brillanti che l’Italia produce non ha fiducia nel proprio Paese, che pure ha saputo formarli in modo adeguato.

Ho citato alcuni dati per confermare come un adeguato finanziamento costituisca il presupposto imprescindibile per un funzionamento del sistema universitario italiano che lo renda competitivo con quello dei Paesi più avanzati.
Certamente la carenza di finanziamenti non può far dimenticare che l’Università deve modificarsi, in sintonia con i profondi cambiamenti della società. È la condizione perché  l’Università continui a essere non solo il laboratorio dove si formano le classi dirigenti e maturano i progressi scientifici che migliorano le condizioni di vita, ma anche la fucina delle ansie di rinnovamento ideologico e culturale che segnano i mutamenti più radicali e profondi della nostra storia.

Uno degli aspetti più importanti per una modernizzazione del sistema universitario è la capacità di instaurare un dialogo proficuo con la società, rispondendo prontamente ai bisogni da essa proposti, ma anche stimolandone di nuovi. Gli attori esterni chiedono agli Atenei nuove competenze professionali, ma soprattutto di essere interlocutori efficaci e in grado di fornire risposte precise volte a promuovere la qualità della vita e lo sviluppo economico e sociale.

La limitata propensione agli investimenti in ricerca da parte dei soggetti privati, anche per la sostanziale carenza di opportuni stimoli statali, determina nei confronti dell’Università una aspettativa ancora più pressante di contributi qualificati, per esempio in termini di ricerca finalizzata all’innovazione tecnologica.

È chiaro a tutti noi che la legittimazione sociale dell’Università deve poggiare su più complesse e variegate forme di dialogo e integrazione con il territorio; e che è improprio pretendere che un Ateneo si faccia carico delle carenze e dei dannosi ritardi provocati da chi aveva e ha il compito istituzionale di definire per tempo politiche socio-economiche adeguate alle esigenze di crescita.

Certamente l’Università deve essere “utile”, uscendo realmente dalla cosiddetta “torre d’avorio”; ma la sua deve essere una utilità “gratuita e disinteressata”, rivolta all’acquisizione di nuova conoscenza non per forza finalizzata in modo immediato e settoriale allo sviluppo economico, ma che a tale sviluppo, e insieme a quello sociale e culturale, può apportare un grande beneficio.

Guardando al nostro interno alla luce di questo impegno, assume un ruolo molto rilevante – per esempio - un modello organizzativo dei Dipartimenti che non sia prevalentemente monotematico. Appare più idoneo a contribuire a un avanzamento della società della conoscenza un Dipartimento come centro di ricerca interdisciplinare che favorisca una flessibile integrazione di saperi e competenze complementari, quella integrazione che oggi sempre più si conferma come stimolo e fondamento di nuova conoscenza che promuova impresa e generi cultura. Valga l’esempio delle più prestigiose Università degli Stati Uniti, i cui poderosi bilanci - in qualche caso non distanti da quello dell’intero sistema universitario italiano - beneficiano della ricerca fondamentale in esse promossa e da esse messa a frutto anche in iniziative economiche.

Una Università che sa di dover cambiare nei prossimi dieci anni forse più di quanto non abbia fatto nei passati cinquanta, quando ha dovuto adattarsi alla crescente domanda di formazione superiore ma poco ha potuto mutare della propria struttura, deve dotarsi di un modello di governo dei processi decisionali adeguato alle nuove esigenze.
Il nostro Senato Accademico ha avvertito questa necessità quando ha istituito una Commissione elettiva, ampiamente rappresentativa delle componenti universitarie, con il compito di elaborare una proposta di riforma dello Statuto di Ateneo da sottoporre agli organi deliberativi.

L’inaugurazione di un anno accademico è anche il momento del bilancio delle attività svolte, di rappresentazione dei progetti e assunzione di impegni per il futuro. Viene spontaneo domandarsi quale sia lo stato di salute della nostra Università secondo parametri oggettivi di valutazione.

Il grado di attrazione del nostro Ateneo continua a crescere, come dimostra l’incremento notevole delle immatricolazioni in contrasto con la flessione che si registra nel sistema universitario nazionale. Shangai Jiao Tong ha elaborato una lista delle 500 migliori Università del mondo, lista alla quale è stata data grande pubblicità. Ai primi posti vi sono Università degli Stati Uniti, con Harvard al numero uno. Nei primi 15 posti le sole Università europee sono Oxford e Cambridge. Tra le prime 150 ci sono 3 sole Università italiane: una è l’Università di Pisa. Il dato non è esaltante per gli Atenei italiani; per Pisa è comunque almeno assai significativo e confortante.

2.

Nel corso del 2007 la gestione finanziaria ed economica dell’Università di Pisa ha dovuto rivol­gersi con particolare attenzione al contenimento della spesa corrente, anche mediante una migliore efficienza. Al tal fine è stata promossa la revisione del “Regolamento d’Ateneo per l’amministrazione, la finanza e la contabilità”, con lo scopo di semplificare le procedure e di introdurre possibili deleghe per alcune responsabilità dirigenziali e direttoriali. È stato anche introdotto l’uso dell’ordinativo informatico nell’attività contabile dell’Amministrazione Centrale e degli altri Centri di spesa.

In termini di costi per il personale, la situazione finanziaria dell’Università in genere - e della nostra in particolare - è piuttosto pesante. Infatti, alla riduzione dei finanziamenti ministeriali di contro a un incremento statale degli stipendi posto a carico dei bilanci dei singoli Atenei, si sono aggiunti fattori quali l’età media del corpo docente del nostro Ateneo, che risulta al di sopra della media nazionale, con il conseguente maggiore costo.

Nel corso del 2006 le spese fisse e obbligatorie hanno superato il limite di legge del 90% del Fondo di Finanziamento Ordinario. Di conseguenza, per le assunzioni nel 2007 di personale docente, ricercatore e tecnico-amministrativo abbiamo dovuto limitarci alla utilizzazione del solo 35% delle risorse finanziarie resesi disponibili nello stesso anno per cessazioni di personale di ruolo.
Nonostante questa limitazione, nel 2007 siamo riusciti ad assumere 23 unità di personale tecnico-amministrativo, 29 ricercatori, 11 professori associati di cui 10 per passaggi da ricercatore, 11 professori ordinari di cui 10 per passaggi da professore associato. A questi si sono aggiunti 3 professori ordinari e 1 professore associato, grazie a finanziamenti esterni, e 7 professori associati con finanziamenti ministeriali.

A seguito della conclusione delle relative procedure concorsuali, nei primi mesi del 2008 saranno assunti altri 9 ricercatori e 20 unità di personale tecnico-amministrativo. Sono state completate le procedure di mobilità verticale del personale tecnico-amministrativo.
Alla fine dello scorso anno sono stati emanati i bandi per 30 posti di ricercatore nei settori già oggetto dei bandi per ricercatore in formazione, utilizzando il cofinanziamento ministeriale; finanziamento dal quale, in un primo momento, l’Università di Pisa era stata esclusa in ragione del predetto sforamento del 90% del Fondo di Finanziamento statale.
Da ultimo, sono stati banditi 3 posti di ricercatore nell’ambito di due convenzioni, una con la città di Livorno - dove è stato istituito un corso di laurea di primo livello in Economia e legislazione dei sistemi logistici - e l’altra con L’Accademia Navale di Livorno.

3. a.

Nel settore edilizio, è stato predisposto un importante piano pluriennale che ha avuto l’approvazione, insieme alla copertura finanziaria, nella seduta del Consiglio di Amministrazione del 27 novembre 2007.

Alcuni progetti sono stati completati e altri sono stati avviati. Tra i lavori ultimati, segnalo il recupero e la ristrutturazione del Palazzo Carità, destinato ai Dipartimenti di Filosofia e di Storia e alla Biblioteca di entrambi; la ristrutturazione dell’ex albergo Marzotto, nuova sede del Dipartimento di Matematica Applicata; la ristrutturazione dell’edificio di via Derna, che permette il trasferimento della sezione di Genetica del Dipartimento di Biologia e della Biblioteca di Scienze Naturali e Ambientali, di Biologia Marina e di Antropologia; il completamento delle attrezzature e degli impianti del nuovo archivio di Ateneo a Montacchiello.

Sono stati avviati i cantieri per il completamento, a San Piero a Grado, del Dipartimento di Clinica veterinaria, con annesso Pronto Soccorso Ospedaliero; per la realizzazione del nuovo Polo didat­tico di Economia e Agraria; per la ristrutturazione del fabbricato in via Trieste che diventerà sede del Dipartimento di Storia delle Arti; per l’adeguamento della sede dei Dipartimenti di Energetica e di Ingegneria meccanica, nucleare e della produzione.

È stato pubblicato l’avviso di gara per la nuova sede del Dipartimento di Chimica e chimica industriale, con annesso Polo didattico, nell’area universitaria di San Cataldo, mediante la procedura dell’appalto-concorso. Per quanto riguarda l’area umanistica, è stata definita la ripartizione a regime degli spazi edilizi destinati alle diverse strutture, con accordo ampio delle strutture stesse. Per i problemi relativi alla fase transitoria sono state individuate adeguate soluzioni che consentono di anticipare l’inizio di alcune importanti opere quali la nuova Biblioteca di Letterature Moderne, le sedi per la Biblioteca e i Dipartimenti  di Antichistica, la messa a punto di Palazzo Matteucci per il Dipartimento di Lingue e letterature romanze e relativa Biblioteca.

Si è deciso di realizzare alcune grandi opere mediante l’istituto della concessione di lavori pubblici. Sono: il completamento della Facoltà di Medicina Veterinaria a San Piero a Grado, la realizzazione di un nuovo Polo didattico di Ateneo nell’area ex Guidotti, l’estensione di strutture interdipartimentali per la Facoltà di Ingegneria nell’area Scheibler. Il completamento della progettazione, la costruzione, la manutenzione e la conduzione di queste opere per un periodo di 15 anni, saranno affidate mediante global service.

Pur nella scarsità di risorse finanziarie, sono proseguiti gli interventi di adeguamento degli edifici universitari alle normative di prevenzione incendi e di sicurezza, secondo scadenze concordate con il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Pisa.
È stato avviato un programma di ottimizzazione del patrimonio immobiliare, unito alla regolariz­zazione dei contratti di locazione, che ha coinvolto in particolare le strutture ubicate nella Tenuta di Tombolo-San Piero a Grado, oltre ad altri immobili, terreni e fabbricati sottoutilizzati o in attesa di valorizzazione. L’Amministrazione centrale ha ripreso piena disponibilità degli stessi, sono stati valutati possibili accorpamenti delle attività per un più razionale utilizzo delle risorse, anche liberando immobili suscettibili di alienazione.

Per quanto riguarda la Certosa di Calci, un piano edilizio e gestionale unitario tra Università e Soprintendenza, con la collaborazione della Fondazione Cassa Risparmio di Pisa, permetterà di ottimizzare i costi e gli spazi in comune.

3. b.

Un discorso a parte merita il trasferimento a Cisanello delle attività universitarie e ospedaliere.

La complessa operazione sta riguardando al momento l’entrata in funzione dell’edificio denominato “Primo potenziamento”. Al suo interno sono state ultimate a piano terra due nuove aule di circa 150 posti cadauna, destinate ad attività didattiche di discipline cliniche.

Si sta progettando il riuso della Clinica Otorinolaringoiatrica e dell’attuale Biblioteca di Via Savi, le cui sedi in S. Chiara, in attesa del completarsi della trasformazione urbanistica dell’area, saranno destinate ad attività didattico-organizzative (Presidenza e manager didattici della Facoltà di Medicina), studentesche e bibliotecarie (Biblioteca di Medicina, sale studio e aule per seminari), oltre che a uffici amministrativi di Ateneo, anche al fine di generare economie dismettendo immobili attualmente in affitto.

Fuori dalle problematiche edilizie ma restando in ambito di area medico-ospedaliera, sapete già che nel 2007 si è conclusa la prima fase di attuazione del nuovo modello organizzativo dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria. Con il nuovo Direttore dell’Azienda, Dottor Contini, abbiamo elaborato la riorganizzazione che è stata presentata nel mese di settembre. Sono stati ridisegnati struttura e numero dei Dipartimenti ad Attività Integrata come base di sviluppo ulteriore di un’Azienda che oggi è punto di riferimento per la Sanità regionale e nazionale. In tali Dipartimenti hanno assunto responsabilità di vertice colleghi che rappresentano una prestigiosa continuità con le migliori scuole, a garanzia delle qualità del presente e dei progressi futuri.
In questa opera di ripotenziamento è stato essenziale l’apporto dei capiscuola, i direttori storici. Ad essi va la gratitudine dell’Ateneo e la mia personale.

6.

Il passaggio dai Corsi istituiti con il DM 509 a quelli “riformati” secondo il DM 270 e successivi decreti attuativi, è stato gestito avendo come obiettivo la razionalizzazione dell’offerta didattica, con la riduzione - laddove possibile - del numero di Corsi di studio e di curricula all’interno dei Corsi e della conseguente frammentazione delle attività formative. Si intende rafforzare la preparazione di base, per fornire ai laureati un solido impianto culturale che permetta loro di adattarsi agevolmente alla continua evoluzione dei saperi e della tecnologia. Allo stesso tempo si vuole rendere più saldo ed evidente il legame fra didattica del Corso e attività di ricerca connesse.

Per indirizzare al raggiungimento dei suddetti obiettivi sono state definite delle “linee guida”, ampiamente discusse nell’Ateneo e poi deliberate dal Senato Accademico nella seduta del 3 luglio 2007.

Si è sviluppata l’applicazione dell’informatica alla didattica. L’adozione del sistema UniPOS per la registrazione degli esami mediante dispositivi mobili POS, già sperimentato a partire dal 2005, è stata resa obbligatoria dallo scorso mese di novembre, con vantaggi in termini di aggiornamento rapido della carriera dello studente, di diminuzione degli errori materiali nella compilazione dei verbali e del costo del personale addetto alla registrazione degli esami, di aumento della sicurezza nel trattamento complessivo dei dati.
Con il progetto e-med è stato creato un servizio di e-learning per gli studenti che vogliono prepa­rarsi ad affrontare il test d’ingresso alla Facoltà di Medicina e chirurgia.

È compito di un Ateneo, completata la formazione degli studenti, fornire loro un supporto per l’ingresso nel mondo del lavoro. Tra le iniziative in corso, la principale riguarda la partecipazione al Progetto STELLA, insieme a tutti gli Atenei lombardi, alle Università di Palermo e Napoli “Federico II” e alla Scuola Sant’Anna. Nel corso del 2007 è stato pubblicato il rapporto 2004-2006 che analizza le carriere di oltre 214.000 laureati, ed è stata effettuata la terza indagine occupazionale rivolta ai laureati dell’anno solare 2005.

Oltre alle attività di placement svolte attraverso “Diogene”, nello scorso anno abbiamo completato il percorso di adesione alla Borsa Continua Nazionale del Lavoro, promossa dal Ministero del Welfare e dalle Regioni come sistema di incontro telematico fra domanda e offerta di lavoro. Importanti sono le partecipazioni ai progetti “Job Academy” della Regione, con l’obiettivo di creare percorsi formativi misti tra azienda e Università, e “FIXO”, un progetto del Ministero del Lavoro che intende favorire l’organizzazione di servizi di placement a sostegno dell’inserimento dei laureati nel mondo del lavoro.

5.

Sul versante della ricerca, nel 2007 l’Ateneo ha finanziato con 300.000 euro 8 progetti sui 47 presentati da nostri docenti, relativi ad aree speciali individuate dal CIVR, aventi quindi una caratterizzazione interdisciplinare e innovativa. Altri 3 progetti, per una somma di 100.000 euro, sono stati finanziati con il contributo della Cassa di Risparmio di Pisa nell’ambito della qualità e sicurezza degli alimenti.

L’esperienza positiva di tali assegnazioni e la volontà politica di destinare comunque fondi alla ricerca pur in una situazione di difficoltà economica, ha indotto l’Ateneo a emanare un bando nel 2007 per 450.000 euro, differente dal precedente perché aperto a progetti di tutte le aree. A questo bando se ne aggiunge un altro di 150.000 euro per finanziare la pubblicazione di monografie su ogni area di ricerca presso la Casa Editrice PLUS.

Anche a causa della diminuzione ministeriale dei finanziamenti PRIN, i nostri ricercatori hanno esteso la presentazione di progetti ai bandi di Fondazioni, a quelli Regionali, della Commissione europea e così via. Nel 2007 sono stati finanziati 13 progetti regionali, in 7 dei quali sono presenti per collaborazione o coordinamento ricercatori dell’Ateneo pisano. Alcuni progetti sono stati fi­nanziati dalle Fondazioni bancarie di Pisa e Siena.

In particolare, la Fondazione Cassa di Risparmio di Pisa ha cofinanziato l’acquisto di una strumentazione di ricerca di avanguardia, una risonanza magnetica 7 Testa che sarà collocata alla Stella Maris e sarà gestita da una Fondazione di cui l’Università di Pisa è socio. L’Ateneo ha assunto un impegno finanziario decennale per contribuire all’acquisto, nella consapevolezza di aiutare una crescita qualitativa e quantitativa della ricerca in una pluralità di aree che vanno dalle neuroscienze ai nuovi materiali.

La Regione Toscana, che si sta dotando di una legge sui modi e i termini di promozione della ricerca, dell’innovazione, delle attività universitarie e di alta formazione, ha assegnato all’Università di Pisa e all’Azienda Ospedaliero-Universitaria un finanziamento di 5 milioni di euro per lo sviluppo delle indagini sulle cellule staminali.

In collegamento con UNIMAP, è stato prodotto un nuovo sistema di anagrafe della ricerca. È aperto anche ai dottorandi e agli assegnisti e a breve lo sarà anche agli specializzandi. Avremo così dati corretti e completi sulla produzione scientifica, anche al fine di elaborare statistiche utili per una valutazione complessiva dell’attività di ricerca nel nostro Ateneo

6.

L’attenzione dell’Università di Pisa verso i suoi studenti è testimoniata dalla costante crescita di immatricolazioni negli ultimi anni. Per il 2007-2008 gli immatricolati ai corsi di laurea triennale e a ciclo unico sono stati 8.865 alla data del 31 dicembre, rispetto agli 8.292 dell’anno precedente, con una crescita percentuale di quasi 7 punti, in decisa controtendenza rispetto al dato medio delle altre Università italiane.

Nello scorso ottobre è stato organizzato a Pisa il Congresso Nazionale “Università, ANCI, DSU”, con la partecipazione del direttore generale del Ministero alle politiche giovanili, del Presidente Nazionale ANCI, di quello Regionale e di alcuni assessori regionali, tra i quali quello della Tosca­na per lo sviluppo e le attività studentesche.

Durante l’anno abbiamo rinnovato la convenzione che permette agli studenti di abbonarsi agli autobus della rete cittadina a un prezzo molto vantaggioso. Abbiamo altresì firmato una serie di accordi con aziende di prestigio, per offrire agevolazioni a studenti e dipendenti, strutturati e non. I settori interessati vanno dalla mobilità – voli aerei, auto e moto – alle banche, dalla grande distribuzione alimentare all’abbigliamento. Si prevedono convenzioni con gruppi telefonici e alberghieri.

L’Ateneo cura in modo particolare l’assistenza agli studenti disabili e alle loro famiglie, attraverso servizi di tutorato, di accompagnamento, di sostegno tecnico e amministrativo. Dalla sua nascita, l’Unità di Servizi per l’Integrazione degli Studenti Disabili ha seguito 175 studenti, ospitandone anche alcuni stranieri. Si sta procedendo nell’abbattimento delle barriere, nell’acquisto di arredi personalizzati per varie biblioteche e nell’assegnazione di borse di studio riservate.

7.a.

L’Università di Pisa ha un forte impegno nell’internazionalizzazione. Sono in atto 62 convenzioni di cooperazione interuniversitaria internazionale e sono state attivate 11 convenzioni di co-tutela di tesi con prestigiose Università europee.

Con il Brasile, e all’interno dell’accordo quadro con Itaipù Binazionale, è allo studio un centro di ricerca di eccellenza a Foz de Iguaçù. Con l’Università del Paranà si progettano titolazioni congiunte, partendo dai dottorati di ricerca con i settori interessati della Facoltà di Agraria. Si sta valutando l’estensione dell’accordo quadro al Paraguay.

È stata avviata la collaborazione con la Tongji University di Shanghai. Sono arrivati due giovani ricercatori assegnatari delle borse di studio di 12 mesi, rinnovabili per ulteriori 24 mesi, per attività da svolgere ai Dipartimenti di Chimica e chimica Industriale e di Economia aziendale. È in corso la procedura per l’assegnazione di ulteriori due borse destinate a giovani ricercatori provenienti dalla China Agricultural University di Beijing.

Il totale degli studenti Erasmus è di circa 750. Abbiamo assegnato 50 contributi per la preparazione di tesi di laurea all’estero, con un totale di laureandi di circa 100 unità. Abbiamo accolto 120 studenti extracomunitari e circa 40 studenti cinesi del progetto “Marco Polo”.

Durante lo scorso anno siamo stati tra le pochissime Università italiane a celebrare i venti anni del Progetto Erasmus, con la manifestazione “Pisa città in Erasmus” organizzata in collaborazione con il Comune e la Provincia di Pisa e con la Soprintendenza ai Monumenti.

Per il 2007 e i primi mesi del 2008, l’Università ha ottenuto dalla Regione Toscana un finanziamento per stage, tirocini e viaggi di istruzione degli studenti e per borse di studio e mobilità dei dottorandi. Il progetto ha interessato circa 500 studenti e 100 dottorandi.

7.b.

L’Unità di Progetto MAPPE (Monitoraggio di Ateneo per i Progetti di Pisa in Europa), attivata dal 1° febbraio 2007, ha organizzato eventi e giornate informative per individuare le forme di finanziamento presenti nel quadro europeo, con particolare riferimento al 7° Programma Quadro di Ricerca e Sviluppo Tecnologico 2007-2013. Esso ha una dotazione finanziaria complessiva di oltre 50 mila milioni di Euro ed è lo strumento principale mediante il quale l’Unione Europea punta a sostenere e rafforzare la ricerca scientifica e tecnologica in Europa attraverso il cofinanziamento di progetti.

Alla data del 30 novembre sono stati presentati da docenti dell’Ateneo 80 progetti di ricerca all’interno del 7PQ: 43 proposte per “Cooperation” (finanzia progetti di cooperazione internazionale all’interno e oltre i confini dell’Unione Europea); 4 proposte per “People” (sostiene le carriere e la mobilità dei ricercatori in Europa); 33 proposte per “Ideas” (sostiene la ricerca di frontiera; in particolare la prima call è stata quella degli “ERC Starting Grants”, riservati a giovani ricercatori emergenti di altissimo profilo scientifico).

Tra i 43 progetti di “Cooperation”, allo stato attuale sono stati segnalati 10 progetti in fase di negoziazione, di cui 5 presentati dai docenti dell’Ateneo in qualità di coordinatori; per “People” risulta al momento finanziata una proposta presentata da Pisa come capofila.

Nel corso del 2007 è stato attivato un punto di Contatto per il Sistema Universitario Regionale nella sede della rappresentanza regionale toscana a Bruxelles. Gli obiettivi sono di sostenere le attività di pre-verifica operativa e di fattibilità progettuale, di assistere gli Atenei e le parti sociali regionali nelle attività di progettazione, di ricerca partner e di contatto con la Commissione Europea per l’attivazione di progetti nel campo dell’innovazione e del trasferimento tecnologico.

In questo ambito sono già stati attivati molti contatti con gli attori della Commissione Europea, con società di lobbying e con rappresentanti del governo italiano, in vista di un sempre più efficace posizionamento dell’Università di Pisa nel sistema nazionale ed europeo.

L’Unità MAPPE ha svolto attività di consulenza e di supporto per specifici punti di carattere tecni­co, nella redazione delle proposte progettuali e in fase di negoziazione delle medesime.

8.

Nel campo del trasferimento delle conoscenze, della tecnologia e delle idee innovative, l’Università di Pisa sta operando per essere sempre più al centro delle dinamiche economiche e sociali nella propria area, in particolare nel territorio pisano, e nello stesso tempo per porsi come punto di riferimento nel processo di crescita dell’intera società italiana.

Sono stati depositati 21 nuovi brevetti, che portano il portafoglio dell’Ateneo a circa 70. Nel settore medico-farmaceutico sono stati stipulati contratti di licenza con la società italiana Bracco Imaging s.rl, l’Americana Cayman e con l’inglese Kirkstall.

Sono stati selezionati 8 progetti imprenditoriali per la creazione di imprese spin-off accademiche, che porteranno a 14 il numero complessivo degli spin-off attivati.

Un Decreto Regionale dell’ottobre 2007 ha approvato il Progetto Cittadella Galileiana della Scienza e della Tecnologia, che ha come scopo istituzionale la valorizzazione della ricerca dell’Università di Pisa, il trasferimento tecnologico e la diffusione della cultura dell’imprenditorialità.

Sono in corso contatti con il Ministero per lo Sviluppo Economico e con i Distretti Industriali Ita­liani al fine di sviluppare più stretti rapporti tra centri di ricerca e mondo delle imprese, attuando e gestendo un programma di innovazione che favorisca il trasferimento tecnologico.

Molteplici delegazioni straniere, e non soltanto europee, hanno intrapreso rapporti con le nostre Commissioni brevetti e spin-off e con gli Uffici preposti al trasferimento tecnologico. Per la rilevanza dell’attività svolta in quest’ultimo campo, il governo dello Zejang ha invitato l’Ateneo a partecipare, con i propri progetti, brevetti e spin-off da ricerca, alla Fiera “2007 China Hi-tech Achievement Fair” tenutasi a Ningbo (Zejiang) nel settembre 2007.

9.

Nel corso del 2007 abbiamo consolidato le collaborazioni con il territorio, inteso come Area Va­sta e come insieme di istituzioni ed enti con cui l’Università ha rapporti solidi e duraturi, dando una cornice istituzionale alle attività che coinvolgono strutture e docenti dell’Ateneo attraverso la firma di Protocolli d’intesa con i Comuni di Pescia, San Giuliano Terme, Portovenere, con le Province di Livorno e Pisa. Si è perfezionata una Convenzione con il Comune di Rosignano per l’uso di Villa Celestina, nella quale verrà inaugurato a breve un Centro di Biologia marina gestito dal Dipartimento di Biologia dell’Università di Pisa. Con il Comune di Pisa abbiamo firmato un accordo per la costituzione di un Ufficio integrato di energy management che attui strategie comuni di risparmio energetico promuovendo soluzioni innovative.

Sono stati intensificati i rapporti con l’Accademia Navale per contribuire a una preparazione di livello sempre più alto dei giovani ufficiali.

È stata organizzata una conferenza sui servizi di rete di Ateneo con lo scopo di farne conoscere le potenzialità per i vari collegamenti sul territorio.

10

Nei mesi scorsi ci siamo interrogati su quale fosse il modo migliore per celebrare l’inaugurazione dell’Anno Accademico e abbiamo deciso di abbinare questa cerimonia al conferimento della laurea specialistica honoris causa in “Storia e civiltà” alla storica francese Christiane Klapisch-Zuber.

In quarant’anni di carriera, la professoressa Klapisch-Zuber ha acquisito fama internazionale per le sue ricerche sulla storia delle donne, soprattutto in epoca medievale e rinascimentale, ancorando assai opportunamente a una solida tradizione di indagine storiografica il settore dei cosiddetti gender studies. In particolare, grazie a un’analisi in profondità di documenti catastali dell’epoca, la professoressa Klapisch-Zuber ha scritto pagine fondamentali sulla storia delle donne all’interno del contesto familiare e sociale nella Firenze del Quattrocento, offrendoci un originale e affascinante affresco storico.

La scelta di associare all’inaugurazione dell’Anno Accademico una laurea honoris causa, conferma la tradizione dell’Università di Pisa di esaltare l’elaborazione critica del sapere – ben consolidato segno primario della propria identità - anche dando solenni riconoscimenti ufficiali al merito di studiosi dal grande profilo scientifico. Ed è scelta ancor più appropriata e significativa in momenti nei quali l’Università italiana è offerta quasi quotidianamente all’opinione pubblica assai più con la spasmodica dilatazione di contingenti vicende magari non tanto meditate o edificanti, che per quei meriti indubbi, ma meno passibili di clamore, tramandati e giorno dietro giorno coltivati e accresciuti grazie al lavoro di una comunità di studiosi, allievi e funzionari, ai quali vuole anche rendere onore questa Relazione inaugurale con il suo costruirsi su fatti e dati.

Con questo spirito, dichiaro aperto l’Anno Accademico 2007-2008, il 664° dalla Fondazione dell’Università di Pisa.

Ultimo aggionamento documento: 05-Feb-2008