Professor Aldo Frediani
Facoltà di Ingegneria

Il rettore consegna il cherubino al professor FredianiIl professor Aldo Frediani è nato a Minucciano, in provincia di Lucca, nel 1947. Dopo aver conseguito la laurea in Ingegneria Aeronautica all’Università di Pisa nel luglio 1972, ha iniziato la sua carriera universitaria presso l’allora Istituto di Aeronautica della Facoltà di Ingegneria, prima come borsista quindi come contrattista quadriennale. Nel 1976 è diventato Assistente Incaricato e poi Assistente Ordinario presso la Cattedra di Costruzioni Aeronautiche e nel 1978 è stato nominato Professore Incaricato per l’insegnamento di “Istituzioni di Aeronautica” per il Corso di Laurea di Ingegneria Elettronica, indirizzo di Avionica. Nel 1982 è stato nominato Professore Associato di Aeroelasticità. Nel 1985 è risultato vincitore del concorso per un posto di prima fascia presso la Scuola di Ingegneria Aerospaziale della Università “La Sapienza” di Roma, nella cattedra di “Strutture aeromissilistiche”, succedendo al professor Luigi Broglio, Direttore della Scuola e padre del “Progetto San Marco”, il primo programma spaziale con veicoli in orbita realizzato in Europa.

Nel 1990 è stato richiamato dalla Università di Pisa a ricoprire la Cattedra di “Aeroelasticità Applicata” presso il Dipartimento di Ingegneria Aerospaziale. Da allora il professor Aldo Frediani ha contribuito anche alla gestione delle attività amministrative ed organizzative dell’Ateneo ricoprendo la carica di Pro-Rettore per l’Edilizia e l’Impiantistica nel periodo 1994-2002.

L’attività didattica del professor Frediani ha riguardato i vari campi della Ingegneria Aerospaziale, quali: Meccanica Razionale, Strutture Aerospaziali, Costruzioni Aeronautiche, Costruzioni di Macchine, Aerodinamica, Aeroelasticità. Ha svolto lezioni presso Università straniere, tra cui il von Karman Institute di Bruxelles, ed è stato professore di corsi organizzati dalla Comunità Europea nel campo della Ingegneria Aerospaziale.

L’attività di ricerca del professor Frediani, svolta prevalentemente presso il Dipartimento di Ingegneria Aerospaziale di Pisa, è documentata da 115 lavori e può vantare numerose collaborazioni con industrie italiane ed estere. Nell’ambito dello studio dei problemi legati alla Ingegneria Strutturale, per esempio, ha svolto una intensa attività di ricerca sulla fatica dei sistemi ferroviari. Le attività di ricerca finalizzate allo sviluppo dei sistemi ferroviari hanno condotto alla acquisizione di numerosi brevetti sia nazionali che internazionali.

Le attività riguardanti le nuove configurazioni di velivoli da trasporto, hanno condotto alla acquisizione di brevetti internazionali in Europa e negli Stati Uniti su configurazioni innovative per velivoli da trasporto, che attualmente sono oggetto di attenzione di grandi industrie aeronautiche. Su tali temi, il professor Frediani è stato coordinatore nazionale di un progetto co-finanziato dal Ministero della Università. Un progetto europeo è in corso di elaborazione da parte della maggiore industria aeronautica europea per lo sviluppo della configurazione proposta mentre sono in corso iniziative per lo sviluppo della aeronautica leggera.

Nel campo dei velivoli a propulsione elettrica con cellule fotovoltaiche il professor Frediani ha definito le configurazioni ammissibili per condurre missioni per il volo a quote superiori a 20 Km per scopi quali l’osservazione del territorio e telecomunicazioni. Per tale velivoli è stato formulato un modello matematico generale. Ha collaborato con la Scuola di Matematica della Università di Pisa e risolto, in collaborazione con il Dipartimento d Matematica, un classico problema di Aerodinamica degli anni Venti. Da ricordare ancora la collaborazione con la Scuola di Fisica di Pisa nell’ambito della progettazione preliminare del sistema CMS (compact Muon Solenoid) presso il CERN di Ginevra.

Negli anni scorsi ha organizzato alcuni workshop internazionali presso la Scuola di Matematica “Guido Stampacchia” del Centro “Ettore Majorana” di Erice dedicati alla Matematica Applicata e all’Ingegneria Aerospaziale, con l’obiettivo generale di favorire una maggiore integrazione fra queste due aree. Ha collaborato alla creazione della mostra “Oltre il Compasso” che ha poi dato origine al Museo della Matematica. Nel 1994, insieme al compianto professor Franco Conti della Scuola Normale Superiore di Pisa, ha ottenuto un brevetto relativo ad una “Macchina generatrice di Polinomi”, da una idea di D’Alembert nella metà del XVIII secolo, prima idea di un calcolatore analogico. Due versioni di tale macchina sono state progettate e realizzate e sono oggi visibili presso il Museo Nazionale della Matematica di Firenze.


Ultimo aggionamento documento: 18-Feb-2008