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Cartolina 10 08 1894 retroDisegni al posto di parole, le lingue più diverse, dal latino al tedesco, così come diversi sono i toni e gli stili, dall'amichevole ed affettuoso al deferente e formale sino alla linguaggio licenzioso e alle imprecazioni squisitamente toscane. Il primo volume dell'edizione critica e integrale dell'epistolario Giacomo Puccini, appena pubblicato dalla casa editrice Leo S. Olschki, è frutto di un lavoro di ricerca durato anni: a coordinare l'intero progetto (i volumi previsti sono in tutto nove) è la professoressa Gabriella Biagi Ravenni del dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica dell'Università di Pisa che ha curato anche questa prima uscita insieme allo studioso di Puccini Dieter Schickling.


Questo primo volume contiene 784 lettere, 150 delle quali inedite, che vanno dal 1877 al 1896 e nell'insieme fotografa il ventennio più ricco di cambiamenti nella vita e nella carriera di Giacomo Puccini. Sul piano professionale si ripercorre la fase finale degli studi sino alla maturazione artistica, da Le Villi (che suscitò l'interesse degli esperti) e dall'Edgar (che invece sembrò un arretramento tanto che Puccini, scoraggiato, meditò di emigrare in America) al primo successo indiscusso di Manon Lescaut e alla consacrazione definitiva con La bohème. Sul piano umano emergono gli affetti familiari e le amicizie giovanili, le ambizioni e le GiacomoPuccinidifficoltà e si passa da un Puccini povero studente di provincia al conservatorio di Milano sino all'agiatezza finalmente conquistata. Moltissimi anche i destinatari che aumentano con il passare degli anni: i suoi librettisti ed in particolare Luigi Illica, il suo editore Giulio Ricordi, gli interpreti come il tenore Francesco Tamagno, i familiari e infine anche le 25 lettere che testimoniano la relazione fra Giacomo ed Elvira Bonturi.


"Il lavoro di ricerca sull'epistolario si è dimostrato un vero e proprio work in progress – spiega Gabriella Biagi Ravenni – il censimento delle lettere ha registrato un continuo incremento, 4.000 nel 1989, più di 7.000 nel 2008 e oltre le 8.000 nel 2014. Su questa base è ragionevole pensare che nel corso della sua vita Puccini abbia scritto più di 20.000 lettere e che ai nove volumi previsti dal piano dell'opera se ne aggiungano anche altri".
La realizzazione del progetto è iniziata con la ricerca delle fonti, con l'acquisizione di buone riproduzione e il loro inserimento in una banca dati dedicata. Le fasi successive di trascrizione e annotazione dei testi hanno quindi richiesto un fitto lavoro di équipe da parte dei membri del comitato editoriale che si sono avvalsi di una metodologia informatica creata ad hoc.
Il primo volume dell'Epistolario, alla cui pubblicazione hanno contribuito il dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica dell'Università di Pisa e la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, fa parte dell'Edizione Nazionale delle Opere di Giacomo Puccini, promossa dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali.

Ne hanno parlato:
Il Tirreno Estate
Libertà Piacenza
Gazzetta di Parma
Giornale di Brescia
Ansa Cultura
Ansa Toscana
PisaInformaFlash

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