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figure grecheSi è spento all'età di 79 anni Vincenzo Di Benedetto, professore emerito dell'Università di Pisa e uno dei maggiori studiosi al mondo di letteratura greca e profondo conoscitore del mondo classico. Originario della Calabria, si era diplomato presso la Scuola Normale e aveva insegnato per molti anni Letteratura greca nell'Ateneo pisano, oltre che nella stessa Scuola Normale. Era in pensione dal 2008.

Pubblichiamo di seguito il ricordo del professor Di Benedetto, scritto dal direttore del dipartimento di Filologia, letteratura e linguistica, il professor Mauro Tulli.

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Ricordo del professor Vincenzo Di Benedetto

Il Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica perde con Vincenzo Di Benedetto una delle figure centrali dell'Antichistica e più in generale dell'Area Umanistica di Pisa. Per decenni professore di Letteratura Greca presso l'Istituto di Filologia Greca e presso il Dipartimento di Filologia Classica, maestro fertile per generazioni di allievi che oggi possono dirsi con orgoglio voci delle sue vaste dottrine, Vincenzo di Benedetto ha intrecciato nelle innumerevoli pubblicazioni su Eschilo, su Sofocle, su Euripide, su Omero e Ippocrate, su Foscolo e Manzoni, gusto per la letteratura e sensibilità linguistica, con puntuale attenzione per la storia e per le dinamiche sociali.

Sempre nutrita dalla riflessione teorica, dall'analisi del materialismo e del marxismo, la passione politica non ha mai oscurato il rigore per la gestione della filologia, che nel materialismo e nel marxismo ha sempre trovato per le sue ricerce alimento e forza. Da un continuo e imprescindibile rapporto con il testo le sue pagine derivano fascino e concretezza, un'eredità preziosa per l'Area Umanistica di Pisa, da sempre custode di autonomia e libertà intellettuale, al riparo da facili mode. Le Baccanti, con energia inserite nella ricostruzione della drammaturgia e della filosofia di Euripide, con un panorama raffinatissimo della cultura classica, fra contraddizioni acute o ineludibili percezioni della fine, l'Odissea, interpretata quale inizio e culmine della letteratura greca, campo di un codice ineguagliabile che gioca per allusioni e richiami sulla trama di un testo maturo dove nulla è frutto di fugace improvvisazione: con le sue ultime opere, Vincenzo Di Benedetto ha ribadito il solido impianto dell'Area Umanistica di Pisa, un solido impianto che ha un passato glorioso e quanto mai ampio, ben al di là dell'Antichistica.

Non è certo questo il momento di ricordare Fraenkel o Timpanaro, figure dal peso decisivo nelle sue molteplici esperienze, non è certo questo il momento di ricostruire un cammino ad un tempo variegato e monolitico, sempre sviluppato nel segno della invincibile curiosità e della straordinaria velocità di pensiero. Il Magnifico Rettore, nei reiterati contatti di queste ore, mi ha pregato di portare le sue parole di profondo cordoglio: con tristezza, l'Università di Pisa esprime alla moglie Diana e all'amatissimo figlio Saverio affettuosa vicinanza, porge l'estremo saluto al grande intellettuale che al Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica offre un dono ineguagliabile, la coscienza dell'unità di metodo e di sapere che dirige il nostro dialogo con la letteratura, in ogni epoca e in ogni paese il prodotto più alto della civiltà.

Mauro Tulli
direttore del dipartimento di Filologia, letteratura e linguistica 

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