Elenco scorciatoie

L’oro del volley femminile

Quando parla della squadra di pallavolo femminile Pierluigi Carugini non riesce a trattenere il sorriso di chi ha ancora scolpite negli occhi le immagini del trionfo nella finale dei campionati universitari. Grande è la soddisfazione per aver centrato l’obiettivo più ambito dopo aver a lungo raggiunto risultati comunque significativi. Da sette anni organizza la partecipazione della squadra femminile di pallavolo ai Campionati Nazionali Universitari, dove le ragazze hanno sempre raggiunto le finali ottenendo ben due secondi posti. Ma proprio a Pisa, giocando in casa, hanno saputo conquistare il metallo più prezioso contribuendo all’ottimo piazzamento in classifica della compagine pisana.

le ragazze esultano

Pierluigi Carugini, nostro collega da qualche mese in pensione, ha dedicato e tuttora dedica gran parte del suo tempo libero alla pallavolo, svolgendo attività dirigenziale per varie società. Attualmente, oltre a dirigere la squadra femminile di volley dei CNU, è presidente della Valdiserchio Volley e insieme ad altri dirigenti, per ottimizzare la gestione e seguire al meglio l’attività delle ragazze, hanno costituito una sorta di consorzio che comprende varie società di Pisa e provincia: Volley Pisa, Polisportiva Casciavola, Oratoio e Valdiserchio. “Occorre saper gestire il gruppo sotto vari punti di vista: medico, atletico, psicologico. E saper differenziare la preparazione, perché alcune ragazze svolgono attivitā sportiva solo a livello amatoriale, ed è giustissimo che sia così. Altre, invece, lo fanno in maniera agonistica e ovviamente hanno bisogno di una preparazione più mirata. La difficoltà maggiore forse è costituita dalla scarsità degli impianti sportivi. Per questo l’investimento che è stato fatto dall’Università in occasione dei recenti campionati è un patrimonio di cui potranno beneficiare tutti gli sportivi universitari e non solo”.

Le ragazze che partecipano ai campionati, da regolamento, devono tutte essere tesserate della Federazione. Molte di loro militano nei vari campionati delle diverse società di pallavolo, in serie B1, B2, C e dal prossimo campionato anche in A2, e sono, ovviamente, tutte studentesse universitarie, iscritte a corsi di laurea particolarmente impegnativi. “Le ragazze in particolare – sottolinea Carugini – dimostrano un grande senso del dovere e durante gli allenamenti viaggiano con i libri al seguito cercando di ritagliarsi un po’ di tempo per studiare”.

la squadra

Ma vediamo di conoscere più a fondo il team allenato da Guglielmo Pucci e da Stefano Sassi (secondo allenatore). Ben sette pallavoliste su 12 sono studentesse di Ingegneria: Alessandra Castellano (Pallavolo Donoratico), Elisa Donati (Val di Magra Volley), Carolina Gasparri (Empoli Pallavolo), Giulia Gnesi (Polisportiva Casciavola), Beatrice Marsili (Polisportiva Casciavola), Federica Milicia (Polisportiva Casciavola), Federica Sodini (Jenco Volley Viareggio); due frequentano la Facoltà di Economia e sono Martina Baldaccini (Polisportiva Casciavola) e Giulia Fidanzi (Pallavolo Donoratico); due frequentano la facoltà di Lettere e filosofia, Letizia Barontini (Polisportiva Casciavola) e Silvia Lami (Folgore San Miniato) e una la facoltà di Medicina e chirurgia, Sara Marracci (Polisportiva Casciavola).

Carugini parla spesso di grande spirito di gruppo e, senza retorica, sottolinea come sia stato proprio questo l’elemento vincente. “Le ragazze sono tutte impegnate con le proprie squadre, dove a volte rivestono ruoli diversi rispetto a quello che ricoprono all’interno della squadra universitaria e non hanno molto tempo per allenarsi insieme, se non nel periodo immediatamente precedente i campionati. Per questo è importante creare le condizioni affinché si crei un vero affiatamento che vada oltre il campo da gioco. I contatti telefonici, le cene e tutte le occasioni di socializzazione sono fondamentali per rafforzare lo spirito di squadra. E in questo, le ragazze più anziane, come Letizia Barontini che quest’anno ha partecipato per l’ultima volta, svolgono un ruolo decisivo”. Visto il risultato, la formula ha davvero funzionato.

Antonella Magliocchi
a.magliocchi@adm.unipi.it